martedì 19 aprile 2022

FUNZIONAMENTO E UTILIZZO DELLE ANTENNE PARABOLICHE


GENNARO E PAOLO 5Es.a.

CHE COSA SONO LE ANTENNE PARABOLICHE 

L’antenna parabolica è lo strumento che permette di vedere la tv via satellite. Funziona mediante le frequenze inviate dai satelliti, che vengono “catturate” e trasformate in segnali che arrivano al televisore. Con l’antenna parabolica è possibile captare immagini e informazioni provenienti dal mondo intero, il segnale è molto migliore e c’è una più vasta scelta di canali con costi assai limitati. In genere le antenne paraboliche vengono installate su terrazzi e balconi, ed infatti è facile vederne tante, alzando gli occhi qua e là.

COME FUNZIONA L'ANTENNA PARABOLICA

Le antenne paraboliche hanno diverse dimensioni. Conviene sceglierla anche in base al luogo geografico in cui si intende installarle. Il segnale dei satelliti, infatti, non viene percepito in ogni luogo alla stessa maniera. In genere, la percezione diminuisce se ci spostiamo nelle aree periferiche. Chi abita in una regione del Nord Italia può comprare una parabola che abbia la dimensione di 60 cm (in queste zone, infatti, il segnale arriva più chiaro e nitido), mentre chi risiede al Sud Italia dovrà acquistare un’antenna con un diametro almeno doppio (circa 150 cm).

La potenza del segnale dipende anche dalla posizione dei vari satelliti. I satelliti più noti captabili in Italia sono “Astra” e “Eutelsat”. Il satellite “Eutelsat Hot Bird” ha un segnale molto più forte e potente degli altri, in grado di coprire l’intera Europa, senza neppure scemare nelle zone più periferiche. Una antenna parabolica di medie dimensioni è l’ideale per captare i segnali di questo satellite. Esistono parabole semplici, ma anche più “complesse”, di tipo mobile o fisso. La scelta dell’antenna parabolica va fatta tenendo conto delle proprie esigenze.

 

Qual è il meccanismo che permette all’antenna parabolica di captare un gran numero di segnali diversi? Chi intende acquistare un’antenna parabolica deve sapere che oltre questa, avrà in dotazione altri accessori: un convertitore, un ricevitore, un televisore. Posizionata sul balcone o sul tetto dell’abitazione, l’antenna parabolica raccoglie i segnali provenienti dal satellite. Una volta captato il segnale, l’antenna parabolica lo convoglia verso l’LNB (Low Noise Block), che è il convertitore, in grado di amplificare il segnale e poi “convertirlo” in frequenze più basse. Queste, attraverso un “cavo coassiale”, vengono portate verso il ricevitore, che poi le traduce in segni leggibili per il televisore.
 

VARI TIPI DI ANTENNE PARABOLICHE

Le antenne paraboliche satellitari sono formate da un disco, al cui centro vi è un dispositivo chiamato “fuoco”. All’interno di questo dispositivo si trova il convertitore, che permette alle frequenze di passare attraverso il cavo coassiale, e poi al ricevitore. Le antenne paraboliche possono essere “prime focus” (a fuoco centrale), oppure “off set” (a fuoco spostato). Quelle “a fuoco centrale” hanno appunto il convertitore posizionato al centro, e anche se strutturalmente più semplici delle altre, presentano maggiori problemi nella ricezione del segnale. Le antenne a “fuoco spostato” hanno il convertitore in posizione più decentrata, e sono capaci di riflettere il segnale direttamente al disco. Questo tipo di antenna può essere posizionata anche in verticale. 

 

 RADAR.  

Il RADAR è un sistema che utilizza le onde radio per la rivelazione e la localizzazione di oggetti. Il principio di funzionamento si basa sulla trasmissione e la successiva ricezione di un segnale radio a frequenza specifica, il segnale è trasmesso da un'antenna che invia una serie di brevi impulsi elettromagnetici a intervalli regolari, quando una di queste onde colpisce un oggetto (target) ne riflette una parte indietro verso l'antenna (eco). Sulla base del tempo di andata e ritorno del segnale, un elaboratore determina la distanza, la velocità e l'altezza. Il RADAR è composto da un'antenna che ruota di 360° sul suo asse e che può compiere dai 10 ai 45 giri/min, l'antenna e collegata a un trasmettitore che genera impulsi elettromagnetici con frequenze che possono andare dai 30 MHz ai 40 GHz mentre l'onda di ritorno viene catturata da un ricevitore che tramite a un filtro separa i segnali utili da quelli di disturbo, successivamente il segnale viene letto da un  elaboratore









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